L’ossessione del Governo di Fratelli d’Italia e Lega contro le famiglie omogenitoriali sta raggiungendo dei livelli estremi. Dopo le circolari ministeriali che hanno imposto lo stop alle trascrizioni degli atti di nascita dei figli e delle figlie di coppie dello stesso sesso, è notizia di queste settimane l’approdo alla Camera dei Deputati di un disegno di legge il cui obiettivo è quello di criminalizzare le coppie che si rivolgono all’estero per la GPA (gestazione per altri).
“Invece che dare risposte concrete agli inviti delle corti di giustizia italiane e dell’Europa, che chiedono da tempo di colmare il vuoto legislativo sulla tutela dei figli e delle figlie delle famiglie omogenitoriali – dichiara Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos LGBTQIA+ – il governo Meloni ha deciso di avviare una vera e propria crociata con l’obiettivo invece di criminalizzarle. Se le circolari che hanno imposto lo stop alle trascrizioni di figlie e figli sono atti estremamente crudeli, la proposta di legge per l’introduzione del reato universale per chi ricorre alla GPA riesce addirittura a superare la crudeltà e sconfinare nella persecuzione, oltre che essere fuori da ogni logica giuridica. Vale la pena ricordare che la gestazione per altri è uno strumento perfettamente legale e regolamentato in diversi paesi, come ad esempio Stati Uniti, Canada, Danimarca, Belgio, Regno Unito, Paesi Bassi, Grecia, dove il punto cardine è il rispetto e l’autodeterminazione della donna in ogni passaggio.”
In risposta a questo feroce attacco del Governo alle nostre famiglie, tutte le associazioni del Coordinamento Umbria Pride hanno deciso di far aprire il corteo del prossimo 24 giugno alle attiviste e agli attivisti di Famiglie Arcobaleno. Sarà ancora più importante essere presenti e scendere in piazza contro questa destra populista il cui unico obiettivo sembra essere quello di negare i diritti di una parte della società.
“Sapevamo che questo governo sarebbe stato contro le nostre famiglie e le nostre figlie e figli – commenta Giuseppe Barbieri, referente umbro di Famiglie Arcobaleno – ma non pensavamo sarebbero arrivati alla persecuzione. Con leggi incostituzionali e inapplicabili cercano di appendere un marchio di infamia sulle spalle di bambine e bambini, come era per i figli legittimi e non. Il male che cercano di fare alle nostre famiglie è la palese dimostrazione che l’interesse del minore non è neanche lontanamente nelle loro menti. Hanno costruito una narrazione falsa e infamante per cercare di irretire chi non conosce la gestazione per altri e per nascondere con questo specchietto per le allodole l’incapacità di colmare il vuoto legislativo su cui la Corte Costituzionale ha già richiamato il parlamento: i nostri figli e le nostre figlie meritano di vedersi riconosciuti entrambi i loro genitori indipendentemente da come sono venuti al mondo.”
Perugia, 20 giugno 2023